Continuità aziendale | Faenza, Forlì, Ravenna, Imola, Lugo e Bologna: cosa è ?
La continuità aziendale è il presupposto in base al quale nella redazione del bilancio, l’impresa viene considerata in grado di continuare a svolgere la propria attività in un prevedibile futuro. Ciò senza che vi sia né l’intenzione né la necessità di porla in liquidazione o di cessare l’attività, ovvero di assoggettarla a procedure concorsuali.
In sostanza si presume che un’impresa sia in grado di far fronte alle proprie obbligazioni ed agli impegni nel corso della normale attività. Questo significa che la liquidità derivante dalla gestione corrente e dai fondi disponibili saranno sufficienti per far fronte agli impegni in scadenza.
Tale postulato viene disciplinato all’articolo 2423-bis, al comma 1, che prevede che in sede di redazione del bilancio “la valutazione delle voci deve essere fatta secondo prudenza e nella prospettiva della continuità dell’attività”.
Continuità aziendale: Come si valuta?
Uno dei principali metodi di valutazione è l’utilizzo della “Balanced Scorecard”, un indicatore definito da Kaplan e Norton dell’università di Harvard. Questo strumento consente di tradurre la missione e la strategia dell’impresa in un insieme coerente di misure di performance. E’ uno strumento di supporto fondamentale nella gestione strategica di un’azienda, poichè facilita la misurabilità delle performance dell’impresa.
In pratica, il modello analizza quattro aspetti di fondamentale importanza per l’azienda:
- la prospettiva economico-finanziaria. La più importante, in quanto delinea gli obiettivi di tutte le altre e soprattutto perché tiene conto del punto di vista degli azionisti;
- la prospettiva legata alla clientela. Di estrema rilevanza, poiché in questo ambito vengono definite le risposte alle esigenze dei clienti;
- la prospettiva legata ai processi interni. Fondamentale, perché definisce il modo di fare impresa dell’azienda, coniugando le esigenze dei clienti con il conseguimento degli obiettivi aziendali;
- la prospettiva dell’apprendimento. Necessaria, poiché la crescita del capitale umano è garanzia di consolidamento e sviluppo dell’Azienda nel tempo.
Si tratta di un indicatore che prende in esame sia elementi qualitativi che quantitativi, in quanto gli uni non possono prescindere dagli altri.
Continuità aziendale: Perché è tra i postulati di bilancio più importanti?
La “continuità aziendale” è importante poiché garantisce la tutela di tutti gli attori che collaborano con l’impresa, inclusi creditori e stakeholder. Assicura che l’azienda è in grado di far fronte ai vari obblighi nei confronti di terzi.
E’ un aspetto molto rilevante, dato che i soggetti terzi hanno la sicurezza di poter collaborare con realtà solide. E non solo questo, sono anche società in grado di fornire garanzie in merito ad un loro sviluppo futuro.
L’importanza di questo principio è cresciuta negli ultimi anni, a fronte delle numerose situazioni di crisi aziendali. Allo stesso modo, è diventata sempre più significativa l’adozione di una serie di misure di prevenzione.
Il nuovo codice della Crisi d’impresa (D.L. 14/2019) prevede nuovi obblighi di monitoraggio e gestione in riferimento ad un ampio numero di imprese. Sono comprese anche le aziende di piccole e medie dimensioni che, fino ad ora, di fatto, non erano soggette ad alcun obbligo. Il nuovo Codice sopra menzionato è entrato definitivamente in vigore il 15 luglio 2022.
Il D.L. 118/2021, per evitare l’insorgere di situazioni di crisi conseguenti alle restrizioni indotte dalla pandemia, ha introdotto misure urgenti in materia di risanamento aziendale. Al contempo ha previsto lo slittamento di due anni dell’entrata in vigore delle procedure di allerta introdotte dal codice della Crisi d’impresa. Questo per consentire agli imprenditori di dotarsi di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili, che gli permettano di garantire la “continuità aziendale”.
Composizione negoziata crisi d’impresa: che cos’è?
Il 16 Maggio 2022, prenderà il via la nuova composizione negoziata della crisi d’impresa. Nello specifico, la procedura consente all’imprenditore di perseguire il risanamento dell’impresa con il supporto di un esperto indipendente. Quest’ultimo ha il compito di agevolare le trattative con i creditori e i soggetti interessati.
Tra gli obblighi dell’imprenditore è quindi ricompreso quello di attivarsi per individuare il rischio di giungere ad una situazione di crisi. Allo stesso modo, l’imprenditore dovrà attuare tutte le misure necessarie a porvi rimedio.
In particolare, i titolari di imprese dovranno:
- segnalare eventuali problemi di natura economico-finanziaria e/o di carattere patrimoniale;
- certificare il fatto che l’impatto dei debiti non sia più sostenibile e che la continuità aziendale non possa essere garantita nell’anno successivo;
- fornire le informazioni necessarie a perseguire la proroga del risanamento.
Continuità aziendale automatizzata: come la crisi d’impresa porta a nuove misure di tutela
Nell’ambito della composizione negoziata della crisi d’impresa prende il via una sorta di procedura automatizzata che semplifica il processo. In pratica, si tratta di un sistema informatico che calcola l’impatto dei debiti sulla gestione ed effettua piani di risanamento degli stessi. Il piano di rimborso del debito può avvenire solo se i debiti rientrano nell’ammontare massimo di 30.000,00 euro e se gli stessi sono considerati sostenibili.
Il requisito della sostenibilità viene accertato dalla procedura sulla base di parametri automatizzati. In caso di fattibilità, sarà cura dell’imprenditore trasmettere l’idonea informativa ai propri creditori. Questi ultimi avranno a disposizione un mese per manifestare il loro eventuale dissenso.
Tale procedura rientra nelle misure di tutela adottate al fine di agevolare sia gli imprenditori, sia i creditori. Ai primi viene garantita la possibilità di far fronte ai propri obblighi in maniera più semplice. Per i secondi si riduce la possibilità di inadempienza da parte dei clienti.
Deroga con continuità aziendale: che cos’è?
La deroga con continuità aziendale permette alle aziende, per un periodo temporale limitato, di derogare a questo specifico postulato di bilancio. In questo caso è necessario fornire le opportune motivazioni e specificare la natura delle perdite nella nota integrativa del bilancio d’esercizio.
Concordato con continuità aziendale: che cos’è?
Tramite il concordato è possibile che il soggetto debitore, oppure un’altra azienda, prendano in “gestione” un’impresa in particolare stato di crisi. Ciò allo scopo di evitarne il fallimento e le relative conseguenze, cercando di riportare l’azienda ad una condizione di normale operatività.
Faq
Tutte le imprese, a norma del Codice Civile e del nuovo Codice della Crisi d’impresa, sono tenute all’asseverazione della continuità aziendale.
Contrada è in grado di fornire alle Aziende Clienti la consulenza necessaria ai fini dell’asseverazione della continuità aziendale.
I professionisti di Contrada sono inoltre in grado di offrire tutto il supporto necessario nei casi di maggior complessità. Rientra in questa tipologia il concordato con continuità, in relazione al quale è possibile definire le soluzioni più opportune sulla base delle necessità dell’Azienda Cliente.
Contrada dispone di competenze specifiche in grado di garantire un servizio completo che consente alle imprese di assolvere a questi obblighi civilistici. Oltre a questo, dispone di professionisti in grado di fornire adeguata assistenza per gestire efficacemente anche eventuali momenti di crisi.
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